Pier Paolo Pasolini : La Societa' Dei Consumi - Video e Testo

18:49 Discorsi, Discorso, Pier Paolo Pasolini
mercoledì 20 luglio 2011

Pier Paolo Pasolini con La societa' Dei Consumi - Video e Testo

Video di La societa' Dei Consumi - Pier Paolo Pasolini


Testo di La societa' Dei Consumi - Pier Paolo Pasolini

Eccoci di fronte alla struttura, alla forma, al profilo di un'altra città, immersa in una specie di grigia luce lagunare benchè intorno ci sia una stupenda macchia mediterranea. Si tratta di Sabaudia.

Quanto abbiamo riso noi intelletuali sull'architettura del regime, sulle città come Sabaudia. Eppure adesso osservando questa città proviamo una sensazione assolutamente inaspettata; la sua architettura non ha niente di irreale, di ridicolo. Il passare degli anni ha fatto si che questa architettura di carattere littorio, assuma un carattere, diciamo così, tra metafisico e realistico. Metafisico in un senso veramente europeo della parola, che ricorda mettiamo certe architetture metafisiche di De Chirico e realistico perchè anche viste da lontano si sente che le città son fatte, come si dice un po' retoricamente, a misura d'uomo, si sente che dentro ci sono delle famiglie costituite in modo regolare, delle persone umane, degli esseri viventi, completi, interi, pieni nella loro umiltà.

Come ci spieghiamo un fatto simile, che ha del miracoloso.

Una città ridicola, fascista, improvvisamente ci sembra così incantevole. Bisogna esaminare un po' la cosa cioè; Sabaudia è stata creata dal regime, non c'è dubbio, però non ha niente di fascista, se non alcuni caratteri esteriori.

Allora io penso questo, che il Fascismo, il regime fascista non è stato altro in conclusione che un gruppo di criminali al potere, e questo gruppo di criminali al potere non ha potuto in realtà fare niente, non è riuscito ad incidere nemmeno a scalfire lontanamente la realtà dell'Italia.

Sicchè Sabaudia, benchè ordinata dal regime secondo certi criteri di carattere razionalistico, estetizzante, accademico, non trova le sue radici nel regime che l'ha ordinata, ma trova le sue radici in quella realtà che il fascismo ha dominato tirannicamente ma che non è riuscita a scalfire.

Cioè la realtà dell'Italia provinciale, rustica, paleoindustriale eccetera eccetera che ha pordotto Sabaudia e non il Fascismo.

Ora invece succede il contrario; il regime è un regime democratico ecc ecc, però quella aculturazione, quella omologazione che il Fascismo non è riuscita assolutamente ad ottenere, il potere di oggi, il potere della civiltà dei consumi invece riesce a ottenere perfettamente, distruggendo le varie realtà particolari, togliendo realtà ai vari modi di essere uomini che l'Italia ha prodotto in modo storicamente molto differenziato.

E allora questa acculturazione sta distruggendo in realtà l'Italia, e allora io posso dire senz'altro che il vero fascismo è proprio questo potere di questa civiltà dei consumi che sta distruggendo l'Italia e questa cosa è avvenuta talmente rapidamente che in fondo non ce ne siamo resi conto. E' avvenuto tutto in questi ultimi cinque, sei, sette, dieci anni...è stato una specie di incubo in cui abbiamo visto l'Italia intorno a noi distruggersi, sparire, adesso risvegliandoci forse da questo incubo e guardandoci intorno ci accorgiamo che non c'è più niente da fare.